Abbado e Blacher, duo da applausi
Per questo Kolja Blacher solista e insieme «spalla» di inestimabile talento, si è dimostrato senza dubbio il massimo.Il concerto si è aperto con l’inedito Concerto per violino e strumento a fiato di Kurt Weill uno scrigno ricco di insidie per le idee che vi circolano: le difficoltà tecniche che presenta esigono un impeccabile solista dalle qualità granitiche.Per questo Kolja Blacher solista e insieme «spalla» di inestimabile talento, si è dimostrato senza dubbio il massimo.
Perfetto nello sgranellare le note, far rimbalzare l’archetto contrastare gli accenti più crudi quasi espressionisti dei fiati, bravissimi, che lo hanno sostenuto. Un tripudio a fine concerto, pubblico esploso e lancio di mazzetti di fiori.
Giulia Bassi